ZONE 30: MILANO, BOLOGNA, TORINO… COME SARONNO!
Ale Galli
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Si sono appena conclusi, a Bologna, gli Stati Generali della Mobilità Nuova, tradizionale appuntamento per tutti coloro che sono interessati all’argomento, sempre più di attualità, delle nuove forme di mobilità che mettano al centro qualità della vita, tutela dell’ambiente, sicurezza. Tra le dichiarazioni più interessanti va senz’altro citata quella che vede Milano, Bologna e Torino prendere l’impegno di introdurre il limite di 30 km/h in tutte strade urbane, fatta eccezione per le principali vie di scorrimento.
La “Carta di Bologna”, sottoscritta da oltre 200 associazioni e da un 520 soggetti tra pubblici amministratori, esperti del settore, imprese, enti di ricerca, urbanisti, ecc, prevede una serie d’interventi ma il più importante è quello che ricalca la situazione saronnese.
La vera novità, che è una visione del futuro, è una rivoluzione copernicana nell’ambito della mobilità urbana: non più città pensate per le auto con aree specifiche in cui tutelare pedoni e ciclisti (ovvero limite a 50 km/h con poche aree a 30 km/h) ma l’esatto contrario. Le città italiane, quindi, dovranno adottare su gran parte del territorio il limite a 30 km/h, con poche arterie – quelle principali – a 50 km/h. Prima le persone, quindi, poi le auto.
Saronno adotta questa impostazione dal 2011. Tu@Saronno si è sempre schierata a favore dell’idea che soggiace all’intervento, fortemente migliorativa di sicurezza, qualità della vita e tutela ambientale (non solo intesa in termini di emissione), meno per quanto riguarda l’applicazione, che ha visto l’Amministrazione troppo timida dal punto di vista sanzionatorio e poco impegnata sul fronte importantissimo della partecipazione e della comunicazione.
Ma il futuro è questo. Un futuro in cui il limite a 30 km/h sarà imposto dal nuovo Codice della Strada e non sarà necessario trovare soluzioni acrobatiche per applicarlo o lanciarsi in solitarie fughe in avanti.
Un futuro – lo dicono tutti gli indicatori statistici – molto migliore per tutti coloro che si muovono in città.